"Il cielo stellato sopra di me..."

Vaudo1La favola dell’Universo, raccontata dalla Dott.Ersilia Vaudo agli studenti e ai docenti dell’IIS Marconi, nell’incontro svoltosi nell’Aula Magna dell’Istituto, alla presenza della Dirigente scolastica, Dott. Ester Scarabello, lo scorso 19 gennaio.
Moderatrici della conferenza, le professoresse Edvige Beati e Ilaria Gardin.
Con il linguaggio chiaro e diretto della scienza, arricchito da affascinanti metafore e poetiche etimologie latine, l’insigne astrofisica, nel suo ruolo dal 1991 all’Agenzia Spaziale Europea, nonché scrittrice e divulgatrice scientifica, ha affabulato l’uditorio per più di due ore: a testimonianza che un umanesimo scientifico è possibile, anche grazie alla scelta equilibrata del registro appropriato, basato su un linguaggio specialistico ma allo stesso tempo immaginifero. Nel corso dell’incontro, la Vaudo ha ampiamente illustrato le tematiche trattate nel suo libro Mirabilis, recentemente edito da Einaudi, attraverso le “Cinque intuizioni , che hanno rivoluzionato la nostra idea di Universo” e ci ha svelato alcuni dei tanti misteri della realtà in cui siamo immersi.
Vaudo2L’ ampio excursus storico-scientifico è partito dalla figura di Newton, che dall’osservazione di un fenomeno terrestre intuì il principio del movimento degli ingranaggi celesti , fino ad Einstein, la cui teoria della relatività generale avrebbe stravolto per sempre i concetti di spazio e tempo; l’autrice si è altresì soffermata sulle teorie di Edwin Hubble che, grazie alla scoperta che Andromeda è una galassia ,simile alla Via Lattea, poté dimostrare che l’ Universo era più vasto di quanto pensato fino ad allora, e sulla figura di Paul Dirac , sostenitore del concetto di “bellezza matematica” a cui diede grande importanza nelle sue ricerche, e che proprio grazie ad una formula ipotizzò l’esistenza dell’ antimateria .
Vaudo3Immagini di grande fascino e ricche di romanticismo hanno fatto da sfondo alle tematiche trattate , caratterizzando momenti di conquiste incredibili, come l’Earthrise scattata da Apollo 8 un anno prima dell’allunaggio , la Pale blue Dot che Vojager 1 riprendeva a sei miliardi di Km di distanza, immortalando la Terra con la telecamera girata prima di inoltrarsi al di là del sistema solare, o anche il buco nero al centro della nostra galassia, ripresa ottenuta grazie a una rete globale di radiotelescopi di ultima generazione, Event Horizon Telescope (Eht)..Tutto ciò che dell’universo poteva essere visto e osservato dall’uomo, è oggi osservabile e rientra nelle nostre conoscenze, grazie ai potenti strumenti di osservazione messi a punto dall’uomo negli anni- ha aggiunto l’astrofisica- ma ciò che è osservabile, lo è nella misura del 5%; una percentuale del 25% costituisce la rete impalpabile che supporta l’evidenza di quel 5%. Il restante 70% rappresenta l’unknown “.
Vaudo4Molto suggestiva la metafora utilizzata a questo punto dalla scienziata di una finestra sul buio, a cui siamo affacciati, consapevoli, anche senza distinguere, che quel buio non è vuoto. Possibilmente una scintilla di divino? L’immagine, secondo noi, oltre che apportatrice di prospettive sul futuribile, favorisce anche grande libertà di ipotesi e nutre la volontà di colmare il “de-siderio” tipico dell’uomo, cioè la nostra lontananza dalle stelle, come suggerito dalla Vaudo in apertura di conferenza.
In questo meraviglioso viaggio cosmico, c’è un altro universo che la scrittrice evoca con potente raffinatezza: quello delle donne, oggi spesso coinvolte nei loro ruoli “tradizionali”, legati alla famiglia, e al contempo nel loro impegno ad affermarsi in ruoli più tipicamente maschili, come ad esempio nel mondo della ricerca scientifica. Questa suggestione impatta particolarmente su un uditorio di studenti che nel corso di quest’anno sono stati orientati da precise scelte didattiche ad approfondire un tema di scottante attualità: la battaglia delle donne per superare un retaggio culturale secolare che ne limita fortemente il progresso intellettuale e sociale, relegandole spesso, secondo le statistiche, a ruoli secondari, quando non addirittura a capri espiatori di una strisciante sottocultura maschilista, come dimostrano le più recenti drammatiche cifre sulle donne vittime di femminicidio. Grazie anche per questo a Ersilia Vaudo, astrofisica, scrittrice e anche moglie e madre. Una figura di scienziata, spesso all’estero o costretta a lunghi viaggi di lavoro che ha testimoniato in prima persona ai nostri studenti che conciliare i ruoli e raggiungere il giusto equilibrio si può, se le condizioni in cui le donne agiscono sono rese favorevoli, e non ostative sulla base di pregiudizi pseudo-culturali.
L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata al question time, un momento particolarmente interessante. Domande centrate, di grande curiosità conoscitiva e sensibilità, spesso frutto di prospettive interdisciplinari maturate nel corso di studi al Marconi, sono state poste alla dottoressa Vaudo dagli studenti delle classi quinte, il giusto feedback per un incontro profondamente costruttivo anche sotto il profilo dell’orientamento universitario, dello stimolo all’autoconsapevolezza e al discernimento verso eventuali vocazioni scientifiche.

Proff. Adele De Maria e Ada Guerriero

Avviso: su questo sito si utilizzano i cookie!


Se vuoi saperne di più  fai click sul link "No, dammi maggiori informazioni" per leggere l'informativa sui cookie. Facendo click sul link "Si, accetto" acconsenti ad utilizzare i cookie e potrai continuare a navigare nel sito.