Ecoschool: le piante esempio vivente di resilienza

Verde1Lunedì 19 febbraio 2024, nel laboratorio ambientale “Verde” ubicato all'ombra dell'albero di mimosa, la classe 2D ITT ha svolto un'attività didattica incentrata sulla resilienza.

I docenti Eco School del IIS Marconi, prof. Panetti e prof. Vacca, congiuntamente al docente Tovo e la dott.ssa Perrone, si sono alternati nel mostrare brevemente i collegamenti tra le varie discipline: gli studenti, ispirati dall'assenza delle pareti, hanno allargato l'orizzonte della conversazione.

Verde2È stato bello scoprire insieme come alcune materie siano collegate tra loro, e sia facile passare dalla biologia, alla fisica alla psicologia.

Se applico delle forze su un rametto posso produrre torsioni, trazioni, flessioni, con risultati diversi a seconda del suo stato: se è secco, probabilmente si romperà; se è fresco, si piegherà ma non si spezzerà. Frase che tante volte abbiamo sentito dire da persone che stanno vivendo una conflittualità. Così abbiamo confidato nella capacità della nostra pianta di lantana, situata all'ingresso della scuola, di resistere al prelievo di rametti con l'obiettivo di vedere moltiplicare la sua bellezza in angoli diversi del cortile scolastico. Abbiamo selezionato dalla pianta madre alcuni rametti e li abbiamo piantati in un terreno umido, al fine che possano generare nuove radici e produrre nuove piante. I rametti sopravviveranno a questi traumi?

Verde3In botanica l'arte della talea è molto diffusa ed è anche facile da realizzare, utilizza la forte resilienza delle piante.

In fisica viene studiata la resilienza dei materiali, si preleva un campione di un corpo e si vede se resiste ai colpi inferti dalla massa di un pendolo in caduta. Gli studenti hanno imparato che la massa di un pendolo sollevata acquista energia potenziale che si trasforma in energia cinetica durante la caduta e in energia di deformazione o di rottura se incontra un ostacolo. Quanto può resistere un corpo di un determinato materiale a successivi colpi inferti da un pendolo in caduta? Sicuramente un bicchiere di cristallo, un bicchiere di legno o un bicchiere di ferro avranno resilienza diversa.

Anche per gli essere umani si parla di resilienza. In psicologia è la capacità di una persona di affrontare periodi di difficoltà, di resistere ai fallimenti e alle avversità senza farsi sopraffare da essi, andando avanti nel perseguire i propri obiettivi, attraverso la messa in campo delle proprie risorse. Le persone resilienti sono quelle che abbracciano l’incertezza, modificando elasticamente abitudini e atteggiamenti, adattandosi alle condizioni avverse.
Si tratta di una caratteristica innata che, però, può essere allenata nel corso del tempo e che riguarda la qualità degli ambienti di vita, in particolare viene potenziata in contesti educativi che sappiano promuovere l’acquisizione di comportamenti resilienti che consentano all’individuo di trovare autonomamente le risorse psicologiche per reagire all’imprevisto.

A seguito di questo apprendimento in natura, gli studenti si sono dimostrati partecipativi manifestando le proprie riflessioni sulla tematica interdisciplinare.

A fronte di quanto detto, qual è la nostra capacità di riprenderci dai colpi? Qual è la nostra natura ? Quanto siamo resilienti?

Davanti alle difficoltà alcune persone scappano. Le piante non hanno gambe e non possono fuggire: per questo hanno dovuto sviluppare una grande resilienza, una grande capacità di riprendersi dai colpi. Ancora una volta, la Natura si dimostra maestra di vita. Non distruggiamola: potrebbe insegnarci tanto e noi potremmo diventare più resilienti.

 

Prof. Panetti
Prof. Tovo
Prof. Vacca
Dott.ssa Rossana Perrone

(Assistente specialistico educativo– Cooperativa sociale “il Quadrifoglio”)

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